Gruppo
07/12/2022
È ufficiale: Standard Ethics ha concluso la composizione del primo Indice di Sostenibilità basato su società Mid Caps quotate nel Mercato Azionario Italiano. Si chiama SE Mid Italian Index, è stato calcolato alla chiusura del mercato il 2 dicembre 2022 ed è operativo sul mercato a partire da lunedì 5 dicembre 2022. Sarà rivisto annualmente a marzo e a settembre.
Per realizzare l’indice sono state selezionate 20 aziende che si distinguono in termini di sostenibilità. Tra queste risulta Zignago Vetro. È un motivo di soddisfazione perché certifica il posizionamento di rilievo che il nostro Gruppo ha raggiunto in tema di sostenibilità. Ci ricorda che le nostre azioni, se intraprese seriamente, sono efficaci e costruiscono un mondo migliore per il presente e per il futuro.
Una nota tecnica: i componenti dell’indice sono stati selezionati in base alla loro dimensione di mercato. I pesi dei singoli componenti derivano dal Corporate Standard Ethics Rating (SER), sollecitato o non sollecitato, assegnato a ciascuna società. Per quanto riguarda Zignago Vetro, la presenza nell’indice è una potenziale opportunità per il titolo nel caso in cui alcuni investitori istituzionali dovessero selezionare l’indice SE Mid Italian Index come benchmark.
L’obiettivo dell’indice di Standard Ethics
L’obiettivo di questo indice è duplice: da un lato, fornire una panoramica della sostenibilità in Italia in relazione alle società quotate di media capitalizzazione e dall’altro monitorare i passi che le società italiane stanno compiendo in materia di transizione ESG. Gli analisti di Standard Ethics osservano che le prospettive a lungo termine per le aziende italiane sono positive e che la maggior parte delle imprese “mid” italiane adotta un approccio sistemico alla Sostenibilità, soprattutto quella ambientale. In più si sta diffondendo una rendicontazione extra-finanziaria in linea con le migliori pratiche del settore.
I margini di miglioramento esistono però in varie aree. Ad esempio in termini di governance sulla composizione dei vari Consigli di Amministrazione per quanto riguarda l’indipendenza e la parità di genere, le forme volontarie di tutela degli azionisti di minoranza, la gestione dei rischi ESG, la qualità dei codici etici e delle policy ESG.